A cura del Prof. G. Francavilla
L’OMS ha decretato che la “sedentarietà” è un rischio importante e quindi bisogna “muoversi per stare bene”.
Il corpo umano è costituito per il 60% circa di acqua. Durante attività fisica, con temperature normali, un soggetto assume circa 2,5 litri di acqua al giorno; durante attività sportiva intensa, in estate, l’apporto di acqua aumenta fino a 6 volte l’apporto normale. In riferimento all’alimentazione, l’organismo umano viene considerato una macchina il cui consumo è direttamente proporzionale alla velocità di marcia e il suo carburante viene modificato in funzione della sua attività. Visto che l’uomo, al contrario della macchina, si usura stando fermo, è chiaro che non bisogna esagerare con l’alimentazione, prediligendo una dieta equilibrata e varia per fasce di età estreme. Il clima eccessivamente caldo-umido favorisce crampi muscolari, astenia o colpo di calore. Un’esposizione esagerata al sole determina esaurimento dei meccanismi di difesa cutanei e vascolari, “crisi” metaboliche e ormonali con perdita di glicogeno ed alterazioni del sistema simpatico e parasimpatico. Va accuratamente evitato di fare sport come il beachvolley e il beachrugby tra le 11 e le 17 preferendo le discipline come la corsa, la bicicletta e percorsi pianeggianti.
La vita può considerarsi un “fenomeno idrico” che si modifica con la respirazione, la sudorazione, la digestione e l’escrezione. L’equilibrio idroelettrolitico serve a regolare il rapporto tra acqua e Na-Cl e K-Mg.
Durante l’estate è opportuno tenere presente alcune raccomandazioni, bisogna:
- Graduare l’intensità dell’esercizio fisico.
- Non farsi trascinare da ritmi sostenuti da parte dei compagni di attività fisica.
- Curare sia il tipo di alimentazione e di idratazione.
- Scegliere abbigliamento e calzature adeguati, non coprendosi eccessivamnte all’inizio di qualsiasi attività.
- Chiedere al Medico dello Sport consigli utili per una sana attività sportiva.
I Medici dello Sport hanno stilato linee essenziali per praticare sport, anche in estate, bisogna:
- Riconoscere i segnali della disidratazione. Questi includono: perdita d’energia, vertigini, crampi, cefalea.
2. Permettere al corpo di acclimatarsi. I colpi di calore si manifestano nei primi 2 o 3 giorni di allenamento.
3. Bere a sensazione. Cioè si deve imparare bere secondo le proprie necessità.
4. Tenere liquidi a portata di mano, fare in modo di avere sempre a disposizione quello che si vuole bere.
5. Preferire bevande sportive all’acqua: tili e al Medico dello sport q I carboidrati contenuti negli sport drink conferiscono energia ai muscoli, mentre il sodio stimola l’atleta a bere, favorendo una giusta idratazione.
6. Rinfrescare l’organismo e non la testa perchè questo dà una sensazione di freschezza soltanto temporanea; non reintegra i liquidi, non abbassa la temperatura corporea.
7. Praticare sport al mattino presto o alla sera. - Mantenersi freschi in estate significa indossare un abbigliamento leggero.
8. Aumentare la frequenza e la durata delle pause aiuta a mantenersi freschi e idratati.
Le possibilità di fare attività fisica senza annoiarsi nella nostra Regione sono tante: il nuoto programmato con “stili di tutto riposo” come la rana o altri più impegnativi come il crawl, lo stile libero ed il dorso, la pallanuoto ed il canottaggio; nelle donne il nuoto sincronizzato spinge verso un “picco di ossificazione” ottimale per garantirsi una vita serena e senza fratture.
I bambini e gli anziani trovano i loro ritmi biologici essenziali per la modulazione del loro sistema neuroendocrino. Anche l’Orionteering cioè un modo di camminare e correre impegnando il sistema cerebrale diventa uno sport utile. Il Nordic Walking coinvolge il 90% della struttura muscolare, incrementa l’ossigenazione dell’intero organismo, ritarda il processo di invecchiamento, stimola l’eliminazione di ormoni dovuti allo stress ed economizza il lavoro cardiaco rinforzando il sistema immunitario. Attenzionare a tutto ciò serve per programmare l’avviamento allo sport dell’anziano, l’attività motoria dei bambini, e fare prevenzione delle patologie cardiovascolari, metaboliche e dell’osteoporosi.
La Medicina dello Sport, impegnata nel migliorare la “salute e qualità della vita”, sta sperimentando il “nordic fitness” o “sport con bastoncini”. I dati in nostro possesso infatti dicono che l’80% degli abitanti dell’Europa percorrono meno di 1 Km al giorno, che il 75% degli abitanti dell’Europa Centrale lamenta lombalgia e rachialgia, che il 20% dei pensionamenti anticipati sono dovuti a lombalgia. Nel sistema lavorativo italiano ultimamente si sono contati oltre 5 milioni di giorni di malattia dovuti a disturbi alla schiena ed alle articolazioni. Oltre il 45% degli italiani è in sovrappeso e si registra un continuo aumento dei diabetici di II tipo.