Dal punto di vista motorio, ogni essere vivente deve essere in grado di adattarsi all’ambiente in cui si trova per sopravvivere e svolgere la propria attività statica e dinamica. Tale adattamento richiede la possibilità di cogliere ciò che succede nell’ambiente stesso e conseguentemente, di assumere le posizioni più consone alla situazione e alle proprie esigenze di comportamento. Si può definire “postura” ciascuna delle posizioni assunte dal corpo, contraddistinta da particolari rapporti tra i diversi segmenti somatici.
La posturologia, in questo modo, può essere indicata come una medicina clinica integrata basata sull’anatomia, sulla neurologia e quasi tutte le scienze di base, che studia e cerca di curare gli squilibri del Sistema Tonico Posturale con i riflessi propriocettivi: riconosciuti in campo internazionale grazie ai numerosi lavori pubblicati. Il Sistema Tonico Posturale è un insieme molto complesso, che vede coinvolte strutture del sistema nervoso centrale e periferico e soprattutto occhi, piedi, denti, cute, muscoli, le articolazioni ma anche l’apparato masticatorio-fonatorio e l’orecchio interno. Il Sistema Tonico Posturale disturbato e attaccato da divergenze oculari, alterazioni dell’appoggio plantare, rotazioni del bacino, dismetria degli arti inferiori, atteggiamenti scoliotici, ipertrofie muscolari monolaterali, malocclusioni, disturbi della deglutizione, bruxismo, vede sorgere specifici e correlati traumi mio-arto-legamentosi tali da compromettere il gesto atletico.
La posturologia, pertanto, non può essere indicata come disciplina a se stante: il medico che se ne occupa cerca di riunire, nel corso della visita, in un unico ragionamento, concetti di oculistica, neurologia, otorinolaringoiatria, ortopedia, fisiatria e odontostomatologia, in modo da avere un’idea sistemica della problematica da affrontare. Talvolta il limitato risultato di terapie mediche o fisiche (laser, tens, ultrasuoni, fans, etc.) potrebbe scaturire proprio dal fatto che viene curato l’effetto, il sintomo e non la causa, per cui l’iter del disturbo posturale continua e si sviluppa, rendendo scarso o nullo il risultato. Tutto ciò per l’atleta sfocia in lunghi periodi di riabilitazione o in frequenti recidive che rallentano la preparazione o peggio creando le premesse per una resa non ottimale.
Nella Medicina dello Sport si registra, ormai da tempo, un incremento di patologie infiammatorie e degenerative a carico dell’apparato locomotore la cui genesi trae origine dall’azione meccanica di vari fattori come la quantità e l’intensità degli allenamenti e delle gare e l’evoluzione tecnologica dell’attrezzo sportivo, su una serie di elementi individuali predisponesti come le disfunzioni posturali.
Scopo del progetto è quello di studiare le alterazioni posturali degli atleti valutati al momento della Visita di Idoneità Sportiva, indicarle, correggerle e correlarle allo sport praticato per la stesura di protocolli specifici (primi in campo medico sportivo) e magari per la nascita di un Osservatorio Epidemiologico delle Patologie Posturali.