La traumatologia dello sport ha avuto una crescita progressiva in questi anni sia per l’aumento della pratica sportiva che per l’incremento dello stress articolare correlabile ai gesti atletici specifici ed esasperati per la ricerca del record ed alle caratteristiche degli atleti .
Oltre a questo, sono state individuate patologie sport-specifiche, di particolare frequenza correlabili allo stress articolare e muscolotendineo indotto dal gesto atletico (spalla del lanciatore, spalla del nuotatore, ginocchio del saltatore, gomito del tennista e del golfista, caviglia del calciatore).
Lo specialista di traumatologia dello sport deve avere conoscenza completa della clinica, dall’evento traumatico passando dalla chirurgia fino alla riabilitazione senza escludere i concetti di prevenzione.
Infatti il maggiore successo è prevenire l’infortunio quindi la lesione, prevenendo ed evitando per quanto possibile l’intervento chirurgico che allungherebbe i tempi di recupero e potrebbe danneggiare la prestazione in modo definitivo.
Quando una lesione rende necessario l’intervento per il migliore recupero funzionale, la preparazione specifica, la scelta e padronanza della tecnica chirurgica ottimale e meno invasiva, l’esperienza nella gestione post-operatoria e riabilitativa in collaborazione con un team di figure dedicate al recupero sono essenziali per ottenere i migliori risultati possibili.
La pratica di uno sport con movimenti ripetuti correlati al gesto atletico può indurre microtraumi su un particolare distretto anatomico, che nel tempo possono portare alla comparsa di una lesione a carico di cartilagine, legamenti o tendini. È importante conoscere questi quadri non solo per una diagnosi corretta e precoce ma anche quando possibile per prevenire o limitare l’evoluzione di una lesione.
