ZAINETTI SCOLASTICI E SALUTE DELLA COLONNA
a cura del Dr. Stefano Guidotti – Firenze
Fonte: www.salus.it
Con l’approssimarsi di ogni anno scolastico si ripropone per ragazzi e genitori il tradizionale acquisto del nuovo zainetto scolastico in una miriade di novità e di messaggi pubblicitari accattivanti. Il problema, oltre all’aspetto economico non sempre trascurabile, riguarda anche i rapporti con la salute dei nostri figli, in particolare con la colonna. Non è difficile vedere, per strada o all’uscita di una scuola, bambini e adolescenti che sembrano non farcela, piegati sotto il peso dei libri e degli altri numerosi accessori che servono oggi ad affrontare l’impegno scolastico. In effetti il numero dei testi ed il loro volume si sono accresciuti notevolmente negli ultimi anni; inoltre si sono aggiunti oggetti vari, alcuni realmente utili come quelli per l’attività sportiva o artistica e gli strumenti musicali, altri del tutto futili come gli appesantiti diari che tutto contengono meno le indicazioni dei compiti per i giorni successivi, ormai diventati irrinunciabili per moda e costume. Parallelamente in questi anni si è più volte accesa la polemica sui rapporti tra peso degli zainetti e rischio per la salute; ci sono stati studi scientifici finalizzati, circolari ministeriali, minacce e diffide da parte di associazioni di genitori e consumatori, addirittura ordinanze di alcuni sindaci che cercavano di dare in extremis una regolamentazione al problema. Talvolta si è assistito ad una vera e propria demonizzazione degli zainetti, tanto da far rimpiangere le ormai scomparse cartelle. Vediamo di fare il punto della situazione, in base ai dati scientificamente acquisiti, e di formulare alcuni semplici consigli che aiutino scolari e genitori ad orientarsi nella scelta degli zaini scolastici e nella migliore utilizzazione degli stessi durante l’anno scolastico.
Le nostre conoscenze
La colonna dei bambini e degli adolescenti è indubbiamente una struttura delicata, in un certo senso “critica”, che va incontro con frequenza a disturbi funzionali non strutturati cosiddetti paramorfismi ed in alcuni casi, fortunatamente molto più rari, ad alterazioni anatomiche strutturate talvolta evolutive dette dismorfismi , come nel caso della scoliosi e del dorso curvo. Risulta da molte ricerche che il dolore alla schiena e alle spalle in età scolare è in netto aumento (in Italia oltre il 60 % dei ragazzi ne ha sofferto almeno una volta) , che questa frequenza aumenta con l’innalzarsi dell’età (ad esempio a 13 anni rispetto a 11) , che le femmine ne sono più colpite rispetto ai maschi. E’ pertanto importante e giustificato per genitori, operatori scolastici e sanitari preoccuparsi del problema e prestare un’adeguata attenzione ai possibili fattori di rischio. Questi però vanno ben oltre il carico eccessivo degli zaini e richiedono una più completa educazione alla salute con apprendimento di posture corrette e maggior ricorso ad attività motorie e sportive. E’ ormai certo che non esiste relazione causale fra carichi eccessivi e scoliosi, per questo zainetti pesanti o mal portati non possono causare malattie strutturate (dismorfismi) del rachide che hanno patogenesi di tutt’altra natura. Diversi studi statistici, nazionali ed internazionali, hanno rilevato che la maggior parte degli studenti sopportano abitualmente carichi vicino o superiori al 20 % del proprio peso corporeo, con punte occasionali anche del 30 %. Questi carichi oltrepassano paradossalmente i limiti imposti dalla legge in Italia a tutela della sicurezza sui luoghi di lavoro per gli adulti (legge 626/94). Con molta probabilità esiste una relazione tra carichi eccessivi e mal di schiena (rachialgia), patologia che abbiamo visto essere in aumento per valori assoluti in età scolare e percentualmente maggiore nell’ultimo anno delle scuole medie, rispetto alla seconda classe ed ancor più alla prima. Purtroppo non è stato ancora chiarito del tutto questo rapporto, se cioè sia realmente il peso eccessivo dello zaino e/o per quanto tempo venga portato a determinare il dolore o se il problema sia mediato da altri fattori, come la coesistenza di alterazioni posturali o l’inadeguata forma fisica (massa muscolare insufficiente o non abbastanza allenata). Nell’attesa che questi fattori di rischio trovino una giusta e reale valorizzazione non possiamo fare altro che consigliare alcune semplici regole precauzionali da mettere in atto per ridurre al minimo il rischio di insorgenza di rachialgia o di aggravamento di precedenti difetti posturali.
Le dimensioni dello zaino devono essere proporzionate all’età e alla corporatura dello studente: quando correttamente indossato la sua parte inferiore deve rimanere al di sopra dei glutei; non deve essere eccessivamente capiente, perché più ampi sono i lati dello zaino e più il carico si allontana dal tronco, aumentando notevolmente il peso reale e lo sbilanciamento posteriore. Nel caso si voglia acquistare uno zaino espandibile a soffietto, bisogna avere l’accortezza di utilizzare questo spazio accessorio occasionalmente e solo per materiale ingombrante ma leggero (tipo vestiario) e non per libri e dizionari. Lo zaino deve essere provvisto di due spalline larghe, imbottite e regolabili in lunghezza e di uno schienale rigido e morbido verso il lato a contatto con il tronco. Dovrà essere dotato poi di una o due maniglie superiori e di una cintura addominale regolabile. In alcuni casi potrebbe essere utile scegliere un modello provvisto di ruote, tipo “trolley”, per ridurre i tempi di carico sulla colonna durante i tragitti più lunghi.
Come riempire lo zainetto
La prima regola è di portare a scuola solamente le cose veramente utili e caso mai, nei giorni in cui queste sono realmente poche, concedersi qualche eccezione. Iniziare a riempire lo zaino dallo schienale con i libri più pesanti e dizionari e continuare poi con quanto di volume e peso minori, terminando con l’astuccio. Destinare le eventuali tasche accessorie esterne agli oggetti più leggeri o che possono essere utilizzati durante il tragitto casa/scuola. Lo zainetto così correttamente riempito non dovrebbe oltrepassare, per ragazzi con corporatura regolare e tragitti normali, un peso oltre il 15 % del peso corporeo (es. con peso corporeo di 40 Kg lo zainetto non dovrebbe essere di norma più di 6 Kg) , anche se come specificato nella Nota Ministeriale del 30.12.1999, indirizzata ai Provveditori agli studi, il superamento modico e occasionale del limite massimo può essere considerato tollerabile ove il percorso sia relativamente breve e la struttura muscolo-scheletrica possa essere riconducibile a costituzione robusta. La National Back Pain Association (NPBA) eleva questo limite al 20 %. Un buon indice della inadeguatezza del peso dello zaino nel singolo individuo può essere l’osservazione di una certa difficoltà ad indossarlo o dell’affaticamento nel trasportarlo. Nei casi in cui sia presente una patologia ben precisa è bene farsi comunque consigliare dal medico di fiducia che segue il bambino.
Come indossare lo zainetto
Lo zainetto dovrà essere indossato preferibilmente da un’altezza ottimale (come tavolo, banco scolastico) anziché da terra, facendo una leggera flessione sulle ginocchia e non sulla colonna. Dovrà essere portato su entrambe le spalle, facendo uso delle due bretelle, regolandone la lunghezza in modo che lo schienale aderisca bene al tronco e la base dello zaino rimanga al di sopra dei glutei. Si dovrà fare uso della cintura addominale specialmente durante il cammino a passo veloce; è assolutamente da evitare di portare lo zainetto su una sola spalla, il che determinerebbe un forte sbilanciamento laterale del tronco, così come correre con lo zaino indossato, perché allora alle forze statiche si aggiungerebbero quelle dinamiche, notevolmente maggiori, e sicuramente causa di traumatismi sul rachide. E’ preferibile per brevi spostamenti fare uso della maniglia superiore dello zaino, alternando l’una e l’altra mano, anziché scaricare e caricare in spalla frequentemente lo zainetto. E’ altresì importante educare i ragazzi a ricordarsi di togliersi lo zaino in tutti i momenti di attesa, come alla fermata del bus o davanti alla scuola per ridurre i tempi effettivi di carico.
Conclusioni
Si può pertanto affermare che con le dovute attenzioni e qualche precauzione il problema degli zainetti scolastici rapportati alla salute della colonna può essere notevolmente ridimensionato. Secondo alcuni ricercatori questo regolare esercizio quotidiano può rappresentare addirittura per alcuni studenti un utile contributo al mantenimento di un pur minimo allenamento fisico. E’ auspicabile in una visione più ampia del problema che vengano messe in atto tutta una serie di iniziative che mirino da una parte ad una maggiore educazione dei nostri ragazzi all’attività fisica ed allo sport e dall’altra ad una migliore organizzazione scolastica per la razionale pianificazione delle materie nella stessa giornata oltre alla possibilità di lasciare in sede parte del materiale didattico. I genitori e gli insegnanti non dovrebbero mai stancarsi di richiamare l’attenzione dei ragazzi ad un attento controllo delle posture corrette sia a scuola che a casa. Alle aziende produttrici dei testi si richiede di continuare assiduamente nella ricerca di soluzioni tecniche volte a ridurre i pesi (carte più leggere, volumi a fascicoli, supporti multimediali ecc.). Dalle aziende produttrici degli zaini ci aspettiamo un costante impegno nella ricerca tecnologica ed ergonomica, che vada almeno di pari passo con quella estetica e di “tendenza” (linee specifiche per la scuola, più taglie per lo stesso modello, informazione allegata su come utilizzarli al meglio ecc.). Gli adulti di domani ne saranno loro grati.